Simbologia della creazione:
La Mandorla e il Cocchiere di Dedè Arte profumata è semplicemente la fiaba della Mandorla che adorava farsi portare in
carrozza dal suo Cocchiere.
Tra di loro non si capì mai cosa ci fosse, tutto ciò che ne rimane è il mistero ammaliante
delle tracce lasciate da un animo un poco esuberante ma non troppo, una donna raffinata,
vivace, dal sorriso giocondo.
Una donna dalle vesti di pizzo che richiama quei piccoli sotto dolci chiari.
Una donna che ha imparato la felicità nel nutrirsi delle sue stesse gesta.
Una donna dalla pelle lattea, sola e silenziosa come la neve quando cade.
E’ una neve debole, che lascia intravedere la primavera.
I primi fiori appaiono ancor prima dei timidi steli d’erba ma ancor prima appare l’odore di quel
verde che dorme sepolto da una coltre di candida meraviglia. Qui la neve è la mandorla, il
fiore è del mandorlo e del ciliegio, e l’oriente viene portato dal maschile: Il Cocchiere, l’eroe
moderno, l’uomo che accoglie la sua parte terrena e solare, l’uomo rappresentato come
schiavo d’amore, come un vascello pronto a portare a spasso la sua adorata Mandorla,
cercando di portarla in salvo dalla noia delle giornate pigre. Egli non sa che lei non ne ha
bisogno, che è già salva nella sua solitudine, ed è proprio questo il punto che invoglia di
spruzzare ancora e ancora: Mandorla sussiste e sorride, lasciando al Cocchiere l’illusione che il merito sia suo.
La Mandorla e il Cocchiere
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